venerdì 25 luglio 2008

AVVENTURA IN MEZZO AL MARE : CAPITOLO II ...pag.1

Anna stava ancora sulla porta, mi guardò con uno sguardo di rassicurazione, capiva come mi sentivo perchè forse c’era passata anche lei prima di me... mi disse di mettermi l’uniforme , di sistemare trucco e capelli e poi di raggiungerla sul ponte al piano bar, così accennando un sorriso chiuse la porta dietro di sé e scomparve... io rimasi immobile ascoltando il ticchettio delle scarpe risuonare in tutto il corridoio.
Ora ,ero sola, mi sentivo vuota e insicura, volevo tanto piangere ... perchè stavo così? ero stata io a scegliere di imbarcarmi ! dentro di me essendo sempre stata circondata da amici temevo di perderli e di non riuscire più a trovarne di nuovi uguali , con i miei stessi interessi!poi mi vennero in mente tutti i bei sogni ad occhi aperti che feci prima di partire e le belle parole delle persone a me care e pensai che se non mi avessi dato un'occasione me ne sarei pentita per sempre !.. alla peggio l'indomani avrei solo dovuto telefonare a mio padre per riportarmi a casa... e questa sì che sarebbe stata una sconfitta!! ma io in cuor mio sapevo che non avrei mai mollato, no! poteva andare tutto male ma avrei resistito fino alla fine dei tre mesi .. così mi feci forza e scacciai i pensieri tristi che portavo nel cuore e l’ottimismo mi fece sorridere di nuovo!!
Guardandomi attorno vidi che in quella cabina c’erano due letti a castello , uno dei quali era già occupato dalle mie future compagne di stanza , e a giudicare dalle foto appiccicate sulle spalliere , una di loro doveva essere proprio Anna .. l'altra era una ragazza bionda con grandi occhi scuri, di bell'aspetto , chissà se saremmo andate d'accordo?! comunque mi scelsi il letto di sotto, dalla parte opposta dei due occupati, spiegai le lenzuola giusto per coprire il materasso e svuotai la valigia sul letto, ora non avevo proprio il tempo di sistemare la mia roba nell'armadio, così presi la mia divisa e mi vestii velocemente, un'aggiustatina al trucco ,mi raccolsi i capelli in una specie di shinion, e imboccai la porta d'uscita, sì,perchè ora l’impresa più grande sarebbe stata trovare la strada per il piano bar! l’istinto mi portava a salire, non sò quante scale feci, ma mi ritrovai su un corridoio rumoroso... ero arrivata alle salette della mensa, fino a giungere nella cucina.. mi sentii una stupida, ma dovetti chiedere indicazioni; I ridolii del marinai mi misero in imbarazzo, tutti gli occhi erano puntati su di me , ed io non ero una che amava stare al centro dell'attenzione!un ragazzo moro dagli occhi chiari e dal fare molto snob, mi si avvicinò mettendomi una mano sulla spalla, aveva stampato in volto un sorrisetto così fastidioso che le sue indicazioni mi sembrarono subito una presa in giro, lo guardai insospettita e mentre gli altri continuavano a parlottare qualche cosa fra di loro, mi sentii tutto ad un tratto molto arrabbiata, anzi arrabbiatissima!! "nessuno mi poteva prendere in giro " mi dissi fra me e me " specialmente degli sconosciuti!!"mi spostai scansandogli la mano dalla spalla, poi diedi un'occhiata un po' a tutti quanti e dissi : " visto che avete un cervello che è più piccolo di quello del mio gatto, me la caverò da sola!" avrei voluto tirargli dietro un sacco di parolacce, ma era il mio primo giorno e non potevo farmi da subito dei nemici.... ripresi a percorrere il corridoio senza voltarmi e ripensando a come mi ero comportata scoppiai a ridere... pensate che gli sarò apparsa antipatica?.. intanto Anna avendo assistito a tutta la scena ,gridò hai marinai : " ve lo meritate! " poi si voltò, mi guardò e sorridendo sollevò le spalle dicendomi :" hai fatto bene! non ti fare mettere i piedi in testa!"

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