La sveglia trillò così forte che fece sobbalzare tutti quanti dal letto, eravamo di nuovo in ritardo ,come sempre!! … di corsa scendemmo le scale , un caffé al volo e via in macchina ,direzione Livorno porto.
la mia vita da lì a poche ore sarebbe cambiata totalmente! avrei passato le mie giornate in mezzo al mare per ben tre mesi;una vita nuova mi attendeva, e nella mia testa questa avventura si materializzava come la trama di un bel film:una nave sfarzosa, grandi lampadari scintillanti,vestiti costosi e tante storie romantiche al chiaro di luna ,sotto un mare cosparso di polvere d’argento.. Un bel sogno per una ragazzina appena diciottenne!
La macchina correva veloce , ma la giornata non era delle migliori, anzi tutt’altro!grandi nuvoloni si avvicinavano oscurando il cielo, e l’aria nonostante fosse primavera inoltrata ,era pungente.Guardando fuori dal vetro imploravo che qualcuno da lassù facesse uscire un raggio di sole, ma niente;l’agitazione mi annodava le corde vocali e nella mia testa mille domande facevano a botte con la mia razionalità: sarei stata all’altezza di quel lavoro? Come mi sarei comportata? E avrei fatto amicizia con le persone di bordo? E se erano tutti adulti , io con che argomenti mi sarei presentata? Non volevo di certo fare la figura della ragazzina viziata, così per tutto il viaggio cercavo e ricercavo risposte alle mie domande, e più ci pensavo e più tutto appariva complicato e confuso.
Passai ben 2 ore a torturarmi il cervello poi crollai in un sonno profondo fino all’arrivo a destinazione. Una sottile nebbiolina avvolgeva i campi e le vallate che sfrecciavano veloci dal mio finestrino, poi ecco comparire finalmente il cartello: uscita porto di livorno.. La macchina imboccò velocemente la rampa e in un intreccio fittissimo di tornanti e deviazioni arrivammo fino alla banchina: la nebbia si era diradata, e in mezzo a quel grigiore un debole raggio di sole fece finalmente capolino nel cielo; ed ecco comparire davanti a me all’orizzonte il mare, in tutto il suo splendore , immenso … noi milanesi lo vediamo una volta all’anno, se ci va bene! e ogni anno dimentichiamo la sensazione stupenda che si prova a stare davanti a quel gigante d’acqua.

Aprii la portiera finalmente, e i piedi sull’asfalto mi sembrarono una benedizione dopo tutto quel viaggio!… poi davanti hai miei occhi lui, il mare, luminoso e limpido come sempre, con il suo ondeggiare lieve e quell’aria fresca e profumata di salsedine, in cielo i gabbiani con il loro gracchio inconfondibile.. la tensione incominciava a dissolversi in me come le nuvole grigie che per tutto il viaggio ci avevano accompagnato, al contrario di mio padre che non sembrava affatto tranquillo ! Entrambi attendevamo con impazienza che all’orizzonte apparisse la nave che tanto mi aveva fatto sognare … e così fu, da li a pochi minuti il fischio del cannone invase l’aria serena con tanto fragore..
Da lontano una gigantesca sagoma scura via-via si avvicinava , sopra di questa i gabbiani volteggiavano turbinosamente e il mare sembrava aprirsi al cospetto di quell'immensa stazza.. più si avvicinava e più la forma appariva chiara e definita..
dal molo potevo scorgere gia il ponte esterno della nave, addobbato a festa con le tipiche bandierine colorate ,e più avanzava e più mi sforzavo di vederne i particolari:come il campo da baschet esterno e i lampioni a palla ancora accesi! ma hai mè quella nave era una bomba, era troppo come nei miei sogni! e infatti nel vedere la mia eccitazione salire alle stelle,mio padre tirò il freno a mano!! .. "purtroppo non è quella.." mi disse ".. non vedi non è della moby lines! quella è una nave da crociera, la tua è da traghetto e quindi sarà più piccola e contenuta!" mi aveva proprio fatto male quella dichiarazione , ma nonostante questo ci speravo ancora , almeno in qualcosa di simile!
Vedemmo la nave attraccare, e i passeggeri mettersi in coda per salire, poi dopo circa una ventina di minuti l'urlo impaziente di mio padre mi fece sobbalzare: " è lei, sta arrivando, la vedo!" il mio cuore comincio a palpitare così forte che a momenti morivo di crepa cuore, stavo facendo la cosa giusta ? oh mamma, come avrei fatto a stare tre mesi completamente sola?poi mi feci coraggio e azzardai un passo in direzione di mio padre che gia correva sulla banchina opposta:" muoviti, corri dai che ci stanno aspettando!
La "mia" nave, si fa per dire, fu molto più snella nell'attraccare di quell'altra, e nonostante tutto passarono altri venti minuti prima che il portellone del garage fu completamente abbassato fra il rumore assordante di ferraglia;Mi sentivo una formica davanti a quell’enorme balena blu che mi sorrideva dipinta sulla bianca prua di quella nave!.. stavo per imbarcarmi sul Moby Fantasy, così si chiamava .. ma il mio sorriso non era poi così tanto convincente come il suo!
Ben presto tutto il piazzale fu pieno di macchine, persone e valigie, tante valige ! per un attimo mi sentii smarrita , fu proprio mio padre a rassicurarmi prendendomi per un braccio e portandomi più vicino all’ingresso del garage... una ragazza in uniforme si stava avvicinando a noi ,e noi stavamo andando proprio nella sua direzione.
Fu lei ad accogliermi al posto del capo, e devo dire che questo fu un pochino più rassicurante, perchè a pelle mi sembrò una persona molto affabile, gentile e carina!
Mi mise subito a mio agio chiedendomi di dargli del tu, si chiamava Anna: aveva lunghi cappelli ricci e scuri , pelle abbronzata e labbra carnose, era truccata e curata in modo quasi perfetto, aveva proprio una bella presenza! .. e d’ora in poi sarebbe stata lei il mio “spirito guida” .
Facendoci passare per il garage, poi giù su una piccola scala ripida, ci condusse nella mia cabina dove lasciammo i bagagli .. il tempo per mio padre era scaduto, così ci salutammo con un forte abbraccio, quasi a volerlo rassicurare che sarei stata bene, poi con le ultime raccomandazioni lo vidi scomparire dietro la porta taglia-fuoco;
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