Non battei ciglio nemmeno al saluto del Maestro che se ne stava andando via, assorta com'ero, ancora nei miei pensieri... la curiosità di incontrare la nuova arrivata mi riempiva la testa di domande , chissà se sarebbe stata compatibile con il mio carattere!... se così non fosse stato ,tre mesi sarebbero stati molto lunghi da affrontare, proprio ora che la bella accoglienza da parte dei ,se così si possono già definire "miei amici", mi aveva in qualche modo tranquillizzato.
Anna era ancora lì affianco a me e mi stava guardando: battevo gli scontrini senza essere presente, e lei se ne era accorta! non che li sbagliassi!!!
nella mia testa cercavo di materializzare quella ragazza, ma ogni mio sforzo per rendermela simpatica era inutile, sapevo già che lei mi avrebbe detestato e ci saremmo date battaglia fino ad esaurirci! "perchè sono così!!" pensai ad alta voce, e qui intervenne Anna:" Io l'ho già incontrata..." lei sapeva, sapeva cosa mi tormentava e leggeva nella mia mente come un libro aperto " sono stata io a insistere per farla salire a bordo e ho tenuto io il suo colloquio, mi è piaciuta molto..." bè tutto qui? sapevo che lo stava facendo apposta a non dire niente di più, io morivo dalla curiosità e lei giocava sulla mia innocenza di ragazzina appena diciottenne!
Una gran folla di clienti , che si accalcava sul mio piccolo banchetto,mi fece ridestare:urla ,stramazzi, piccoli ragazzini inferociti si spintonavano per fare lo scontrino, e che diamine non hanno dato loro da mangiare questa mattina??? pensai.
Per circa mezz'ora non feci altro che muovere vorticosamente le dita sulla tastiera della cassa, battevo, stornavo e ancora battevo, il ding del cassetto che si apriva mi segnava i secondi che trascorrevano veloci... alzai per un attimo la testa verso il bancone del bar, e quasi accennai ad un sorrisetto cattivello nel vedere che Alex e la sua banda si stavano facendo in quattro per mandar via quella scolaresca di matti: "brioches finite"una voce mi urlò dal bancone,"e anche i succhi alla fragola..." Alex alzò la testa verso di me e mi sorrise portandosi una mano alla fronte, era esausto... il lavoro a bordo delle navi è così, a ritmo alternato ,passi ore a non fare nulla nella quiete assoluta e poi tutto ad un tratto piombi in un casino totale, alle volte pensi che i clienti lo facciano apposta, tutti alla stessa ora corrono a fare colazione!!
La nave stava mollando gli ormeggi, lo si poteva intuire dal fragoroso rumore di ferraglia che si avvertiva sotto al pavimento,il mare era una tavola blu ed il sole si stava alzando all'orizzonte... la grande vetrata del Piano Bar incorniciava uno stupendo quadro ,degno del migliore pittore del mondo.
La quiete si rifece nell'aria ,ed ora a riempire il silenzio era un mormorio sommesso, la musica dall'altoparlante intonava un motivetto soft...
"ma chi li ha mandati quelli?" la voce di Alex ora era fin troppo squillante nella tranquillità di quel momento:" boo' mi hanno fatto impazzire!" gli risposi " a chi lo dici!"replicò lui:"stasera usciamo insieme?" continuò; a quella domanda scoppiai a ridere:" si e dove mi porti, a ballare o a cena?" la mia risposta fece ridere entrambi; era risaputo che Alex fosse un donnaiolo, già Anna mi aveva messo al corrente, ma io lo trovavo al quanto simpatico e mi divertivano i suoi modi di corteggiamento , così lo assecondavo con battute ironiche senza importanza!
Le ore passarono inesorabili, e ben presto venne l’ora di andare a pranzo, con passo felpato (quasi alla pantera rosa ) Alex mi si avvicinò di nuovo, e tirando fuori dalla giacca una margherita di plastica, tra l’altro rubata da un tavolino del bar,mi disse: “mia gentil principessa posso avere l’onore di accompagnarla a pranzo?” mi fece morire dal ridere, mi alzai, lo presi a braccetto e insieme uscimmo dalla sala.
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